IL TUO MECCANICO DI FIDUCIA

Officina Martina

Centallo

Ci prendiamo cura della tua auto

Gabriel, Marcello, Marco. Oltre che colleghi siamo persone. Portiamo avanti l’officina che da decenni si occupa di riparare le automobili dei nostri clienti.

Alcuni nostri servizi

martina-officina-centallo-diagnostica-2
martina-centallo-officina-controllo-auto-3

Il tagliando auto è un intervento di manutenzione importante che garantisce
una guida sicura e una vettura efficiente nel corso del tempo poiché ottimizza le prestazioni e la durata di vita.

Il tagliando auto prevede un controllo completo sui principali componenti auto e interventi specifici secondo le direttive della Casa Costruttrice.


Ma cosa viene controllato nello specifico?

I liquidi dell’auto, lo stato dei pneumatici, l’impianto frenante, il vano motore e per le vetture più moderne la diagnosi elettronica.

Durante il tagliando dell’auto vengono controllati: il radiatore, l’olio motore, l’olio dei freni, del liquido lavavetri e del refrigerante. Se necessario, viene effettuata la sostituzione del filtro dell’olio, del filtro dell’aria e dell’abitacolo.
In particolare la sostituzione dell’olio e del filtro dell’olio è sempre presente ad ogni tagliando di manutenzione.

OGNI QUANTO VA FATTO
Per le tempistiche del tagliando auto bisogna fare riferimento agli intervalli previsti dalla Casa Costruttrice del proprio veicolo.
Per dare un’indicazione di massima, il primo tagliando per un’auto nuova è minimo dopo i 12 mesi o 15.000/20.000 Km.

La diagnosi elettronica della centralina dell’auto è uno strumento importante per la manutenzione ordinaria e straordinaria del veicolo.

Rispetto anche solo a vent’anni fa, l’elettronica e la meccanica sono molto più legate e corresponsabili, nel funzionamento del motore e di tante altre componenti dell’auto.

In tutte le auto di ultima generazione, cioè quelle prodotte e distribuite sul mercato da almeno 10-20 anni, non è solo la meccanica a determinare il funzionamento del motore e di tutte le principali componenti dell’auto. Tali funzioni, in maniera sempre più capillare, sono infatti regolate dalla centralina elettronica, il vero e proprio cervello del motore.

Ecco che la diagnosi computerizzata, allora, ha una funzione fondamentale per:

  • individuare eventuali problemi nella gestione dell’iniezione del carburante;
  • testare il corretto funzionamento di tutti i sensori presenti sull’auto;
  • controllare le statistiche sull’efficienza del veicolo, la sua “storia”;
  • stabilire se è necessario effettuare una rimappatura completa della centralina, qualora non dovesse più funzionare secondo i parametri di fabbrica.

La diagnosi elettronica, inoltre, è fondamentale anche per percorrere a ritroso la storia della vettura per:

  • valutarne a medio e lungo termine l’efficienza
  • conoscendo i problemi che ha fronteggiato, provare a prevenirli o a intervenire prima che possano causare danni drastici all’auto.

Il sistema frenante è il principale dispositivo di sicurezza di ogni autovettura ed è volto ad arrestare la corsa del veicolo tanto più efficacemente quanto più ci si trovi in un contesto di improvvisa emergenza. La sua manutenzione è di vitale importante ed è uno dei controlli di routine per un check-up completo dell’auto.

Per la sicurezza di guida in strada, per se stessi e per gli altri, il sistema frenante comprensivo di dischi, pastiglie, attuatori ed elettronica dev’essere mantenuto in perfetta efficienza in modo particolare nel periodo compreso tra i tagliandi programmati dal costruttore.

Un componente importante per una corretta manutenzione è l’olio freni, un fluido incomprimibile che trasmette, notevolmente incrementata, la forza esercitata sul pedale del freno.

Principali controlli:

Controllo pastiglie freno: ogni 15.000 chilometri, tenendo presente che è un dato molto variabile, a seconda del tipo di utilizzo, del peso e della tipologia di percorso effettuato (autostrada o montagna);

Controllo ai dischi freno: ogni 30.000 km ed è inoltre importante far controllare lo spessore (minimo th) dei dischi

La sostituzione delle pastiglie dei freni dipende da diversi fattori come: il numero di chilometri percorsi, il tipo di strade frequentate, lo stile di guida; come dato indicativo ogni 30.000 km o comunque quando raggiungono uno spessore minore ai 2-3 millimetri.

La sostituzione dei dischi freni sarà invece necessaria quando il livello di usura sarà così importante da incidere sulla sicurezza della guida ed è comunque consigliabile ogni due cambi di pastiglie.

Il climatizzatore è un accessorio di comfort applicato ormai su qualsiasi vettura nuova.
Per un corretto funzionamento è necessaria una manutenzione periodica ed una ricarica dell’aria condizionata almeno ogni due anni, visto che una leggera perdita è da considerarsi normale negli impianti clima.

È buona norma l’accensione del climatizzatore anche nel periodo invernale ogni 15 giorni, al fine di evitare anomalie all’impianto. L’utilizzo del climatizzatore nel periodo invernale è anche utile per ridurre l’umidità all’interno dell’abitacolo (condensa sui vetri).

Un corretto utilizzo del ricircolo ottimizza le prestazioni del climatizzatore.

Sarebbe buona regola spegnere il climatizzatore pochi minuti prima dell’arrivo a destinazione, lasciando però la ventola accesa per far sì che l’evaporatore si asciughi ed evitare il formarsi di umidità che può creare muffe, funghi e odori sgradevoli.

Se, accendendo il clima, avverti un cattivo odore proveniente dalle bocchette di diffusione dell’aria, fai verificare le condizioni del filtro abitacolo ed eventualmente fallo sostituire. La sostituzione del filtro abitacolo andrebbe effettuata ogni 15.000 km. Per le vetture che non hanno questo tipo di filtro, consigliamo (dove possibile) di applicarlo. Inoltre, per essere sicuri di eseguire un buon lavoro, che duri nel tempo, è senz’altro utile eseguire una sanificazione dell’evaporatore al fine di eliminare muffe e batteri.

La ricarica della batteria è una cosa banale ma viene spesso trascurata. Una corretta manutenzione può evitare guasti e inefficienza del veicolo. In percentuale, la principale causa dei guasti per un’auto è proprio dovuta al cattivo funzionamento della batteria. Si tratta di una componente dell’auto che va curata, controllata e cambiata quando c’è necessità.

Ma attenzione: con i moderni sistemi di accensione (start and stop) la ricarica della batteria è un intervento che sembra semplice ma è bene che sia eseguito da personale competente ed altamente specializzato.

Ci sono fattori ben precisi che condizionano lo stato della batteria, non solo il freddo. È infatti importante evitare in generale tutte le temperature estreme; anche parcheggiare l’auto sotto il sole intenso in estate per periodi prolungati, può causare il mancato avviamento della vettura. Tra le altre criticità che possono compromettere il funzionamento della batteria dell’auto, ci sono anche:

  • l’utilizzo irregolare
  • i tragitti brevi
  • l’età del veicolo

Ammortizzatori automobile: cosa sono e perché sono tra le parti dell’auto a cui bisogna prestare più cura e attenzione?

Risposta: gli ammortizzatori posteriori e anteriori svolgono un ruolo essenziale ai fini della sicurezza e della tenuta di strada del veicolo.

Essi hanno il compito di ammortizzare la corsa delle sospensioni quando la vettura passa su un’irregolarità del fondo stradale. Al fine di consentire l’assorbimento delle buche e dei dossi, le ruote dell’auto sono agganciate al veicolo attraverso un sistema di leve e di molle che ne consentono le necessarie oscillazioni. La presenza degli ammortizzatori serve a smorzare le eccessive oscillazioni, rendendo la vettura più sicura e piacevole da guidare. Per contro, la mancanza dell’effetto smorzante può causare una perdita di aderenza degli pneumatici, un maggiore consumo di carburante, oltre a problemi di sicurezza anche gravi.

L’efficienza media nel tempo di un moderno ammortizzatore di qualità per auto stradali è oggi più che adeguata. In molti casi si superano i 100 mila km prima che si verifichino i primi sintomi di usura e di degrado di efficienza. Naturalmente tali percorrenze presuppongono un uso corretto del veicolo. La principale causa di inefficienza è da ricercarsi nell’usura degli elementi di tenuta del pistone o dalle asperità dell’ambiente quotidiano di guida.

Qualora rilevaste delle stranezze nella guida della vostra auto, come vibrazioni delle ruote o maggior tendenza dell’auto a “coricarsi” in curva, è opportuno procedere quanto prima a un controllo degli ammortizzatori presso la vostra officina di fiducia.

Come per le altre componenti dell’auto, prima di aspettare che l’auto presenti queste anomalie, è buona norma effettuare un check-up degli ammortizzatoriposteriori e anteriori ogni 20.000 chilometri circa (tenuto conto che tale controllo rientra tra le verifiche fatte in sede di revisione) e una loro sostituzione completa ogni 80.000 km. Vi ricordiamo a tal proposito, anche se potrebbe sembrare una banalità, che la sostituzione di un solo ammortizzatore non è possibile altrimenti l’assetto risulterà squilibrato: se proprio non si vuole procedere col cambiarli tutti e quattro, è necessario rimpiazzarne almeno due dello stesso asse.

La frizione dell’auto non è un componente singolo, ma un sistema complesso. E’ responsabile della trasmissione di potenza tra il motore e la scatola del cambio, e può trasmettere la potenza e la velocità grazie ai diversi rapporti di marcia. La sua durata di vita dipende molto dal tipo di veicolo e dallo stile di guida.

Uno dei sintomi che possono indicare l’usura della frizione è lo “slittamento” della stessa: con tale fenomeno si vede aumentare il motore di giri, ma non la sua velocità. Una delle verifiche che il conducente può fare, è quella di mollare molto lentamente la frizione dopo l’accensione del veicolo. Se il motore si spegnerà troppo presto, senza che questa abbia finito la propria corsa, allora significa che è notevolmente usurata.

La difficoltà ad inserire la marcia è un altro segnale di una probabile usura del disco del sistema; se la difficoltà la si incontra quando si prova ad inserire la marcia, allora è probabile che oltre al disco abbia delle anomalie anche lo spingidisco.

Altri indizi di malfunzionamento della frizione sono:

  • lo scarso rendimento in salita, un rumore metallico proveniente dal cuscinetto che sparisce solitamente quando si preme il pedale
  • “strappi” durante le partenze da fermi.

Generalmente, la frizione è concepita in modo che l’usura sia minima quando viene utilizzata correttamente, ma varia notevolmente a seconda del tipo di veicolo.

Per ragioni diverse, anche la frizione delle auto con cambio automatico godono di maggior longevità: grazie al funzionamento automatico, senza nessuna interferenza da parte del conducente, queste trasmissioni possono durare fino ai 300.000 km e raramente hanno bisogno di essere sostituite.

Nel caso del cambio meccanico la situazione è diversa: la durata è tra 60.000 e 200.000 km. Questa notevole differenza evidenzia quanto lo stile di guida sia importante per prolungare la durata della frizione della tua auto.

Uno stile di guida corretto può aiutare notevolmente la prestazione della frizione della tua auto.
Per ridurre al minimo il suo consumo, si possono prendere alcuni semplici accorgimenti.

È buon uso:

  • non tenerla premuta quando non necessario, o per troppo tempo;
  • tenere la macchina in folle al semaforo, piuttosto che con la prima marcia inserita e la frizione abbassata;
  • premere a fondo;
  • non esercitare tensione sul cambio mentre parcheggiate;
  • evitare di tenere anche solamente appoggiato il piede sul pedale può limitare l’usura del reggispinta;
  • cambiare l’olio ogni due anni.

Oltre alle abitudini di guida, la sua maggiore usura può essere determinata anche dalle strade che, se in forte pendenza, per esempio, richiedono necessariamente il suo utilizzo prolungato.

La cinghia di distribuzione è una componente essenziale dell’auto perché collega l’albero motore con l’albero a camme, permettendo il movimento del veicolo.

L’azionamento della distribuzione avviene attraverso un sistema di trasmissione che può essere costituito da una catena, da cinghia a secco o a bagno d’olio e da ingranaggi.

La distribuzione a catena, posta all’interno del motore e chiusa da un carter, lubrificata e raffreddata dall’olio, in passato era molto diffusa, poi superata dalla cinghia a secco che permette minore rumorosità e riduzione degli attriti. Oggi, in molti motori è tornata in uso grazie alle nuove tecnologie che hanno permesso di produrre catene con dimensioni ridotte, guadagnando sia nella riduzione della massa motore, sia negli attriti e nella rumorosità.

Anche se attualmente le cinghie a secco, cinghia coperta da un carter esterno al motore, risultano ancora tra le più diffuse, negli ultimi anni alcuni costruttori hanno sperimentato ed utilizzato cinghie a bagno d’olio, ovvero cinghie poste all’interno del motore e chiuse da un carter, raffreddata e lubrificata dall’olio motore. Ciò permette di ridurre ulteriormente le dimensioni del motore oltre che attriti e rumorosità.

Poco utilizzate invece le distribuzioni ad ingranaggi, vantaggiose nel mantenimento del sincronismo e nella durata, ma decisamente svantaggiose riguardo rumorosità, attriti e costi di produzione. Normalmente vengono utilizzate nei motori di grosse dimensioni come quelli dei veicoli industriali, nelle moto e nelle auto da corsa.

La rottura della cinghia di distribuzione cosa comporta?

Essendo la distribuzione un organo in movimento, tutti i componenti sono soggetti ad usura.
Più nel dettaglio, i primi elementi a subire danneggiamenti sono:

  • cinghia o catena
  • cuscinetto tendi cinghia o tendi catena
  • cuscinetti e pattini

A seguito della rottura di uno o più particolari del cinematismo distribuzione, verrebbe a mancare il sincronismo di apertura e chiusura delle valvole causando il contatto tra pistoni e valvole con conseguenti danni ed elevati costi di riparazione.

La rottura della cinghia provoca infatti il disallineamento dei due alberi connessi, delle valvole e dei pistoni che, non più sincronizzati, batterebbero fra loro deteriorandosi. Sono complementari alla cinghia e a questo fenomeno, anche la rottura del tendicinghia e, spesso, della pompa dell’acqua.

Quando è necessario dunque cambiare la cinghia di distribuzione?

La regola generale è: fare riferimento al libretto di manutenzione dell’auto. All’interno del libretto, infatti, troviamo tutte le indicazioni relative alle tempistiche di sostituzione della cinghia.

Solitamente, i parametri generali sono:

  • chilometri percorsi
  • modo in cui sono stati percorsi questi chilometri
  • tempo trascorso (espresso in anni)

Rispetto ai chilometri percorsi, è necessario seguire le indicazioni segnalate dalla Casa Madre.

In secondo luogo, bisogna tenere conto delle condizioni ambientali di uso del veicolo: semplici o difficili. Sono considerate condizioni di usura standard, quelle conseguenti l’utilizzo cittadino, di brevi o pochi viaggi. In caso di lunghe percorrenze anche su strade extraurbane e non asfaltate, la cinghia richiede una maggiore frequenza di sostituzione.

Infine, dal punto di vista del tempo, la cinghia dovrebbe essere cambiata tra i 6 e i 10 anni di vita del veicolo. Questo perché le parti in gomma ed elastiche che non si sono usurate, possono comunque indurirsi e perdere efficienza.

Per concludere, data l’importanza della cinghia, è utile sapere che i controlli devono essere periodici e fatti almeno ogni 30.000 km di percorrenza oppure ogni due anni.

Cosa dicono i nostri clienti

Adriana Abet
Adriana Abet
2021-12-13
Esperienza, cortesia e celerità
andrea prato
andrea prato
2021-11-21
Cortesi ed efficienti.
Ivan Avalle
Ivan Avalle
2021-07-20
Molto disponibili
Nicola Campagna
Nicola Campagna
2021-05-26
Ottimo servizio! Personale gentile e disponibile e servizio efficiente. Sono molto competenti e rapidi nello svolgere il loro lavoro
maurizio fiore
maurizio fiore
2021-01-22
Cordiali e precisi

Domande frequenti

Si è meglio prenotare. In questo modo ordineremo tutti i componenti necessari per il tagliando ed eviteremo tempi di attesa troppo lunghi.

Si consiglia un controllo dei livelli ogni 2 mesi circa e il cambio una volta all’anno o 15.000/20.000 km

No, non eseguiamo direttamente la revisione, tuttavia eseguiamo dei precollaudi e offriamo il servizio di consegna al nostro collaboratore che esegue i collaudi.

Tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 12 e dalle ore 14 alle 19. Sabato 8-12. Domenica chiuso.

Orari di apertura

domenicaChiuso
lunedì08–12, 14–19
martedì08–12, 14–19
mercoledì08–12, 14–19
giovedì08–12, 14–19
venerdì08–12, 14–19
sabato08–12

Rimani aggiornato sulle nostre promozioni con la nostra newsletter!

Domande? Siamo qui per aiutarti!

Telefono
0171 214041
Email
dittamartina@gmail.com
Instagram
@premium_theme
WhatsApp
333 9964410

Contattaci